Cosa è il Plastic Beach Fest?
Ѐ un festival gigantesco, no stop, con djset, concerti e open bar, sui litorali di tutto il mondo. Si tiene ogni anno, specialmente d'estate ed è partecipatissimo. L'anima della festa è il suo pubblico, una schiera di personaggi poco raccomandabili: dalle star dei social a trapper attaccabrighe passando per sofisticate signore della musica e tanti altri. Sono creature urbane seguaci del clubbing e della cultura underground, dei festival musicali più cool e dei rave più trasgressivi. Si fanno riconoscere per il loro stile di vita libero e senza preconcetti.
Ma cos'hanno veramente in comune? Sono tutti fatti di plastica, o quasi.
Li si può scorgere intenti a far baldoria, ancora tutti interi, durante le infinite notti del Plastic Beach Fest (PBF), per poi ritrovarli "a pezzi" la mattina dopo, disseminati sulla sabbia e incastrati tra gli scogli, in mezzo alle conchiglie e ai rami portati dal mare.
La variopinta crew dei PBF è composta da soggetti unici e quelli che ho avuto la (s)fortuna di conoscere, inciampandoci sopra, sono tutti miei amici. Alcuni di essi vivono e bivaccano nel mio soggiorno, tutt3 tranne una famosa diva dalla chioma rossa, che ha una stanza tutta per sé.
Ti piacerebbe conoscere la loro storia e sapere come sono finiti a casa mia?
Allora continua a leggere!
Alcuni personaggi riassemblati
Tutto è cominciato in Sardegna.
Nelle ultime estati ci sono andata più volte, visitando la costa occidentale e quella a nord. Una parte di mondo di incredibile bellezza.
Insieme al mio compagno ho esplorato diverse città marinare e i relativi litorali. Le spiagge della costa ovest, per conformazione e posizione geografica, sono molto esposte al vento e al mare grosso; per questo motivo, alcune baie, tra le più maestose della costa, diventano approdo di grandi quantità di oggetti prodotti dall'uomo e provenienti dal mare. Una miriade di oggetti di forme eterogene e curiose, di tutti i colori, finiscono a riva e spesso si depositano in punti riparati, spinti dal vento e dalle onde del mare. Così, insieme ai legni e alle conchiglie, non è raro trovare plastiche e microplastiche.
Questa deriva è in atto in tutto il mondo: una contaminazione che deturpa un ambiente unico e prezioso, quello dei litorali e dei mari, e che mette in pericolo l'esistenza di tante specie viventi.
L'inquinamento da plastica ai danni degli ecosistemi ambientali è un argomento gigantesco e di un'urgenza assoluta, impossibile da trattare in questa sede, vale però la pena ribadire che tutt3 noi siamo complici del sistema che nutriamo con il nostro stile di vita e che non esistono soluzioni facili a problemi complessi come questo. Di sicuro, ciò che possiamo fare è adottare comportamenti orientati alla sostenibilità ambientale per tentare di ridurre i danni che, come componenti del genere umano, causiamo ogni giorno al pianeta.
Microplastiche in spiaggia
Ma torniamo alla nostra storia.
Ѐ capitato che nei caldissimi pomeriggi di luglio delle mie vacanze in Sardegna, tra una lettura e un bagno, io cominciassi a vedere nasi, assi da stiro, tutù da ballerina, chiome variopinte nei numerosi esemplari di plastica che trovavo sparsi intorno intorno a me sulla sabbia. Che fossero i 40 gradi percepiti la causa di queste "visioni"?
No, semplicemente una certa tendenza alla "Pareidolia" che ho io, ma che hai certamente anche tu.
Cioè?
La Pareidolia è un "processo psichico consistente nella elaborazione fantastica di percezioni reali che porta a immagini illusorie dotate di una nitidezza materiale, per esempio, l’illusione che si ha, guardando le nuvole, di vedervi montagne coperte di neve, battaglie, ecc.", cita Treccani.it
Mi succede, a volte, di scorgere delle figure animali o umane in sfumature, combinazioni di forme, oggetti inanimati che incontrano il mio sguardo. Non ti è mai capitato di riconoscere nei noduli del legno di un tavolo, orecchie di coniglio, facce di scimpanzé o altri curiosi soggetti? No? Eppure, se guardi bene, anche tu puoi vederli. A volte arrivano subito, altre volte serve un po' di concentrazione per identificarli.
Così, sopra al mio telo da mare, ho cominciato a unire pezzi e pezzettini di plastica...
Due skater
Cotton fioc, tappini, mollette, corde e tantissimi altri oggetti in plastica sono gli elementi che compongono quelli che sono diventati i personaggi del Plastic Beach Fest. Ho creato una loro "prima bozza" assemblando in maniera rudimentale i vari frammenti, mettendomi in ascolto di quella parte istintiva del mio cervello che mi suggeriva i vari passaggi: "ehi! quella lattina schiacciata è un abitino! E guarda lì! Quel tappo è la testa per la tipa col tubino, potresti farle un turbante con questo nastro (ex) isolante!" oppure "quella metà di molletta ha tutta l'aria di essere la base di uno skateboard!"
Procedendo in questo modo, sotto lo sguardo curioso/interdetto dei vicini di ombrellone, sono nati i vari personaggi del Plastic Beach Fest.
Una volta soddisfatta del risultato, li ho fotografati, li ho "scomposti" e recuperato i vari pezzi in sacchetti di plastica. Ho poi raccolto altri rifiuti, tutti che quella che sono riuscita a raccogliere e li ho portati via.
Una volta a casa, ho ricostruito i soggetti, arricchendoli di particolari, e ne ho creati di nuovi, con la plastica recuperata dalla spiaggia. I pezzi in surplus sono stati accuratamente separati e smaltiti secondo le indicazioni della raccolta differenziata del posto.
Piano di lavoro
Componenti lavati e messi ad asciugare
Al termine del viaggio ho riposto in valigia i sacchetti con i componenti dei soggetti e una volta tornata li ho puliti e nuovamente riassemblati a formare facce e personaggi nati in terra sarda.
Ho infine decorato e rifinito i soggetti creati con elementi di bigiotteria, ho dato loro un nome di battesimo e li ho montati su quadretti.
Alcuni personaggi ricostruiti
I personaggi del PBF nascono nell'intento di dare un piccolo contributo alla pulizia dei luoghi naturali e al riuso creativo di materiali che altrimenti continuerebbero a "vagare" per mari e per terre, e nel migliore dei casi, finirebbero in una discarica.
Su questo sito trovi i soggetti nati da questa esperienza di upcycling, ed altri stanno prendendo forma a seguito di successive esplorazioni in giro per l'Italia (nella mappa trovi le location delle varie edizioni del BPF).
Tantissimi partecipanti al PBF stanno aspettando di essere recuperati dai litorali del festival, vuoi aiutarmi a riportarli a casa?
Partecipa al progetto "After PBF"! Scoprilo qui